Variable Typefaces
Etrusco Now Variable
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TYPEFACES
Etrusco Now Compressed Thin
Etrusco Now Compressed Thin Italic
Etrusco Now Compressed Light
Etrusco Now Compressed Light Italic
Etrusco Now Compressed Regular
Etrusco Now Compressed Italic
Etrusco Now Compressed Medium
Etrusco Now Compressed Medium Italic
Etrusco Now Compressed Bold
Etrusco Now Compressed Bold Italic
Etrusco Now Compressed Black
Etrusco Now Compressed Black Italic
Etrusco Now Compressed Heavy
Etrusco Now Compressed Heavy Italic
Etrusco Now Condensed Thin
Etrusco Now Condensed Thin Italic
Etrusco Now Condensed Light
Etrusco Now Condensed Light Italic
Etrusco Now Condensed Regular
Etrusco Now Condensed Italic
Etrusco Now Condensed Medium
Etrusco Now Condensed Medium Italic
Etrusco Now Condensed Bold
Etrusco Now Condensed Bold Italic
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Etrusco Now Condensed Heavy
Etrusco Now Condensed Heavy Italic
Etrusco Now Thin
Etrusco Now Thin Italic
Etrusco Now Light
Etrusco Now Light Italic
Etrusco Now Regular
Etrusco Now Italic
Etrusco Now Medium
Etrusco Now Medium Italic
Etrusco Now Bold
Etrusco Now Bold Italic
Etrusco Now Black
Etrusco Now Black Italic
Etrusco Now Heavy
Etrusco Now Heavy Italic
Etrusco Classic 13 Chiaro
Etrusco Classic 23 Nero
Etrusco Classic 33 Nerissimo
Etrusco Classic 11 Chiaro
Etrusco Classic 10 Chiaro
Etrusco Classic 20 Nero
Etrusco Classic 30 Nerissimo
Etrusco Classic 30 Nerissimo Italic
Features
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a&Stylistic Set 1
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rangerStylistic Set 2
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GARQOStylistic Set 3
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QUEERStylistic Set 4
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sagaceStylistic Set 5
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12/23Fractions
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1o2aOrdinals
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12360Proportional Figures
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12360Oldstyle Figures
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1234Tabular Figures
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H123Denominators
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H123Subscript
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H123Superscript
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H123Scientific Inferiors
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H123Numerators
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120Slashed Zero
Tester
The first known typefaces designed in Italy were the ones used in the 1465 print of “De Oratore” by Cicerone, commissioned by spanish cardinal Torquemada.
Il merito di avere introdotta la stampa in Italia viene correntemente attribuito al cardinale spagnolo Giovanni Torquemada (anche chiamato Turrecremata), il quale invitò i tedeschi Conrad Sweynheym e Arnold Pannartz a recarsi a Subiaco. Ciò dovette avvenire intorno al 1463, e già due anni dopo fu stampato un De Oratore di Cicerone, seguito dal Lactantius del 29 ottobre di quell'anno. I caratteri nuovissimi, di bel disegno fra il gotico e il romano, di un tipo non assomigliante a nessun altro fino allora fuso in Germania, dovettero essere copiati da un qualche manoscritto. Dopo circa due anni, il 12 giugno 1467, gli stessi tipografi pubblicarono il De Civitate Dei di S. Agostino, in-folio piccolo, su due colonne, libro perfetto in ogni sua parte e di rara bellezza. Poi i due soci si trasferirono a Roma, dove probabilmente già si era stabilito Ulrich Han, che il 31 dicembre 1467 pubblica le Meditationes del cardinale Torquemada, ornate di rozze xilografie, le prime apparse in Italia. I bei caratteri adoperati a Subiaco non furono impiegati a Roma: la moda era per il carattere umanistico, largamente usato in gran numero di manoscritti esemplati specialmente per la corte Aragonese a Napoli; così i nuovi tipi furono perfettamente tondi e il primo saggio apparso le Epistolae di Cicerone, nel novembre 1467. Dal 1468 al 1473, Sweynheym e Pannartz pubblicarono una serie di quarantotto classici latini, tutti di formato in-folio, tirati quasi sempre in numero di 275 esemplari. Col 1473 i due soci si lasciarono; Pannartz continuò a stampare nella casa dei Massimo, e Sweynheym intraprese a incidere su metallo le 27 carte della Cosmographia di Tolomeo, lavoro interrotto per sua morte avvenuta nel 1476. Il Tolomeo fu terminato poi da Arnold Bucking e vide la luce il 10 ottobre 1478. (Fonte: Enciclopedia Treccani)